MANUALE DELLA BELLEZZA NATURALE: il giusto approccio alla cosmetica consapevole e sostenibile

Dal passaggio alla cosmetica etica e consapevole ci si aspetta sempre molto, a volte la rivoluzione totale dello stato della nostra pelle. I cosmetici naturali ed eco-bio possono venire interpretati come la soluzione definitiva o proprio miracolosa al problema che ci affligge, oppure come la formula della perfetta salute e longevità della pelle. A questa filosofia cosmetica si chiede molto, forse troppo.

Prima di intraprendere tale passaggio, ma anche dopo averlo intrapreso, bisogna accettare che i cosmetici “verdi” non sono la panacea per tutti i mali, non sono simbolo di assoluta sicurezza per la salute della pelle e più in generale del nostro organismo, non sono un sempre e solo punto di arrivo nella ricerca del prodotto perfetto. Un cosmetico naturale, biologico o eco-biologico può piacere o meno ad una persona così come un cibo può piacere o meno. Non esiste nulla di universalmente sicuro ed affidabile quando di mezzo c’è la soggettiva risposta del proprio organismo, il quale è indipendente a volte dal nostro volere e dai nostri desideri. Imporci di impiegare una tipologia di prodotto che al nostro organismo non piace, è peggio che impiegare una tipologia di prodotto che ideologicamente a noi non piace. Il corpo non sempre va di pari passo con le proprie convinzioni. La cosmetica eco-bio può risultare meno soddisfacente di quella tradizionale, e quindi essere abbandonata in toto o in parte per tornare alle passate abitudini. Se ciò dovesse accadere, non è nulla di preoccupante o deleterio per la propria persona fatta di corpo, mente e spirito, ma semplicemente si ha avuto onestà e rispetto verso le esigenze del proprio organismo e dei propri gusti. Non ci si deve sentire in colpa se un cammino intrapreso ha riportato alla partenza anzichè ad un nuovo arrivo tanto desiderato per curiosità o convinzione. La bellezza consapevole e sostenibile, quella eco-bio, deve essere un naturale processo di maturazione personale con la presa di coscienza degli effetti potenzialmente negativi causati da tutto ciò che è classificabile come di dubbia utilità all’ecosistema e alla salute umana, accettandone i pregi come i difetti, le potenzialità come i limiti.

Poichè utilizzando la cosmetica verde si deve in quale misura resettare il proprio sistema sensoriale per iniziare un nuovo cammino di conoscenza di sé, capita di avvertire un senso di frustrazione o di confusione quando si è circondati da prodotti che sembrano non funzionare adeguatamente. Si può avere l’impressione che il prodotto non lavori, se non addirittura che peggiori la situazione iniziale. Le motivazioni sono le più varie, da una tempistica d’uso troppo breve per ottenere risultati positivi, alla scelta di una texture non idonea, fino ad una filosofia cosmetica-formulativa non corrispondente ai propri bisogni. La soluzione può essere semplicemente aspettare, oppure scegliere una formulazione più leggera o più corposa se non di tutt’altra visione terapeutica.

MANUALE DELLA BELLEZZA NATURALE SILVIADGDESIGN BELLEZZA SECONDO NATURA

Qual è il giusto approccio da avere nei confronti della cosmetica naturale?

Esiste una linea guida per comprendere se la nostra routine sta lavorando bene e al massimo del suo potenziale, molto però deriva dal nostro comportamento e dalle nostre scelte, non tanto dai singoli cosmetici. Ancora prima di sostenere se il prodotto funziona o no, è bene domandarci se abbiamo verso di esso le giuste aspettative, se abbiamo scelto il prodotto adeguato per la nostra esigenza e se abbiamo capito come usarlo al meglio. I principali passaggi da attuare e/o verificare sono:

1_Iniziare con ingredienti naturali singoli che si hanno a portata di mano: quando si vuole abbandondare la cosmetica tradizionale per quella naturale, è consigliabile farlo in modo graduale magari cominciando ad introdurre periodicamente o quotidianamente qualche sostituzione. Ottimo è cominciare ad usare singole sostanze che abbiamo in casa o meglio in cucina, come oli vegetali, latte, farine, miele, zucchero…sia separatamente che uniti alcuni tra loro in semplici emulsioni fai da te, in modo da cominciare a capire non solo la risposta della nostra pelle alla tipologia di sostanza usata, ma anche a farsi già un’idea di quali potrebbero essere le formulazioni cosmetiche di base a noi più congeniali, se oleose o burrose o acquose. Ad esempio, alcune facili sostituzioni possono essere: un olio vegetale (oliva, cocco, semi di girasole…) al posto dello struccante, da impiegare puro o diluito con acqua creando così un bifasico; il latte vaccino oppure il miele al posto del detergente viso; lo zucchero piuttosto che il bicarbonato al posto dello scrub viso o corpo, miscelando la sostanza con acqua o altro liquido; il succo di limone al posto dell’esfoliante o del tonico astringente per le pelli grasse.

2_Aprirsi alle profumazioni naturali: uno dei fattori della cosmetica naturale che può incidere anche notevolmente sul rapporto con un prodotto o con un intero ramo filosofico, è rappresentato dal profumo. La profumazione di un cosmetico naturale, sia dovuto ad aromi naturali correttivi aggiunti che alle caratteristiche olfattive proprie del singolo ingrediente di origine vegetale, marino o animale, sarà capace di far amare o odiare il cosmetico impiegato, rischiando di influenzare in positivo o in negativo la reale opinione sulle sue performance. A meno che non si utilizzi un cosmetico finito o una singola sostanza (ad es. oli essenziali) solo per il suo potere aromaterapico, non si deve giudicare un prodotto, bocciandolo o promuovendolo, solo in base al suo profumo. Le profumazioni naturali possono risultare molto intense, pungenti, anche maleodoranti, ma sempre indipendenti dalle performance tecniche e di resa sulla pelle derivate dal medesimo prodotto.

3_Ignorare i claim pubblicitari: il più delle volte i claim dei prodotti sono o decisamente fuorvianti o proprio falsi. Nel campo della cosmetica naturale c’è un abuso illimitato delle parole “Bio”, “Eco”, “Fito”, “Verde” o “Naturale” e in tante loro varianti, per fare un richiamo strategico all’eco-bio. Meglio lasciare perdere tutto ciò che è riportato sul davanti della confezione di un prodotto e concentrarsi sul retro, precisamente sull’INCI, il quale dice tutta la verità sul prodotto e quindi rappresenta l’unico “claim” da tenere in considerazione.

4_Smettere di cercare l’ingrediente miracoloso: non esiste un unico ingrediente magico o un unico prodotto miracoloso per la pelle. La natura è eccezionale ma non miracolosa. I benefici derivano dalla giusta sinergia di più prodotti dalle formulazioni a noi idonee, oppure dalla sinergia di più ingredienti singoli sempre a noi idonei;

5_Semplificare il make up: scegliere la cosmetica naturale può significare molte cose, tra cui apparire esteticamente una bellezza naturale, ovvero incarnare il concetto di bellezza “acqua e sapone”. Il make up deve essere uno strumento per migliorare ed esaltare le proprie caratteristiche naturali, non per nasconderle o modificarle attraverso strati e strati di trucco. La vera bellezza naturale deve saper emanare in se stessi e negli altri sensazioni di freschezza, purezza e genuinità.

6_Utilizzare pochi prodotti cosmetici: la vera routine naturale consapevole e sostenibile è quella composta da pochi prodotti e possibilmente multifuzionali, per abbattere i costi, per inquinare di meno direttamente e indirettamente, per non sovraccaricare la pelle che ha una sua limitata capacità di assorbimento e lavorazione delle sostanze ricevute e per non crearsi delle necessità inutili dettate solo dalle mode del momento.

7_Scegliere un’economia sostenibile: quando è nelle nostre possibilità, è sempre meglio scegliere prodotti realizzati da aziende promotrici di servizi il più possibile ecologici ed equo-solidali, in modo da salvaguardare il pianeta e migliorare l’economia globale. Bisogna quindi preferire quelle aziende cosmetiche che ad esempio: scelgono materie prime provenienti da agricoltura biologica o biodinamica; sostengono e favoriscono l’economia territoriale attraverso il km0; aderiscono ad iniziative di tipo solidale; utilizzano energie rinnovabili per il loro iter produttivo; impiegano materiali riciclati e facilmente riciclabili, ancor meglio se biodegradabili, sia per quanto riguarda il packaging dei prodotti che per quanto riguarda gli imballaggi; hanno il pieno controllo della coltivazione e della fabbricazione in modo da garantire condizioni di lavoro sicure ed eque.

8_Seguire una routine costante: per ottenere risultati ottimali, si deve eseguire una quotidiana beauty routine cambiando i prodotti solo quando la nostra pelle esige qualcosa di diverso e non per nostro capriccio, stanchezza o curiosità verso altro. Molto importante è rispettare la tempistica e l’ordine di utilizzo dei singoli prodotti. Ce ne sono alcuni che vanno utilizzati una o due volte al giorno, altri una volta alla settimana ed altri ancora una volta al mese, e ciascuno con una propria sequenza.

9_Non aspettarsi risultati immediati: nessun prodotto darà nell’immediato un risultato benefico inteso come soluzione del problema, ma al massimo un momentaneo immediato risultato estetico migliorativo sul piano della texture e della luminosità. Per risolvere davvero in parte o in toto un problema e notare così la differenza, occorre del tempo, il giusto, in base alla situazione e risposta della propria pelle, oltre che l’uso continuato per mantenere i risultati. A volte occorrono giorni, altre volte settimane, altre ancora mesi. Il tutto e subito lo si può ottenere verso problemi istantanei e passeggeri che non lasciano residui in sé, ma accade di rado.

10_Evitare prodotti con ingredienti irritanti: l’irritazione è sempre un problema sia a breve che a lungo termine, perchè va a ledere l’equilibrio fisiologico della pelle rendola così più debole. Purtroppo non si può mai sapere prima con esattezza quale sarà la reazione della propria pelle con l’uso di un prodotto, tanto più se nuovo. Molto importante è perciò la prevenzione, evitando quegli ingredienti singoli oppure quelle formulazioni composte che già sappiamo essere per noi irritanti o non compatibili, soprattutto se la pelle è fisiologicamente sensibile, reattiva o allergica, preferendo possibilmente prodotti dermatologicamente testati su queste specifiche tipologie di pelle. Tra le sostanze che possono causare con più facilità diverse reazioni irritative sui soggetti predisposti, ci sono: alcool denaturato, profumo, allergeni del profumo, conservanti, oli essenziali.

11_riconoscere e interpretare i segnali della pelle: occorre porre la massima attenzione allo stato della pelle dopo l’uso di un cosmetico verde, in modo da interpretare eventuali segni negativi come il bruciore, arrossamento, desquamazione, prurito, formicolio o imperfezioni sopra o sotto pelle, così come un indeterminato sentore di disagio.  Questo accade perchè i cosmetici verdi possono essere molto concentrati, ovvero contenere un’alta percentuale di sostanze funzionali (attivi) capace di lavorare anche in profondità e perciò risultare aggressivi, soprattutto se non si è abituati a tali concentrazioni o si è particolarmente delicati. In qualsiasi caso, lavare bene la pelle e sospendere momentaneamente l’uso del prodotto incriminato, definitivamente se gli stessi o altri effetti negativi dovessero presentarsi alle successive applicazioni. La stessa massima attenzione va riposta anche nel verificare se un prodotto è capace di apportare dei benefici visibili oppure risultare neutro sulla pelle e quindi in un certo qual modo inutile davanti alla richiesta di specifici risultati. Il prodotto efficace, in grado di lavorare bene, è sempre quello che rende felici del suo uso.

12_scegliere prodotti certificati: le certificazioni eco-bio rappresentano, chi più chi meno, una garanzia di maggior tutela della salute umana, animale ed ambientale. Le migliori sono quelle più restrittive e severe, è bene quindi conoscerne i valori intrinsechi al loro simbolo grafico. Nel mondo esistono moltissime certificazioni cosmetiche sia con valenza nazionale che internazionale, le più importanti sono: BDIH, Cosmebio, Demeter, ECOCERT, ICEA, Natrue, Qualité France, Soil Association, USDA ORGANIC. Si deve tenere a mente però che ogni certificazione dichiara al consumatore una determinata garanzia di eco-sostenibilità pari ai valori sulla quale si fonda, ma non di maggior qualità né di efficacia formulativa.

13_Ascoltare e leggere le recensioni altrui: è molto utile ascoltare le opinioni altrui sui prodotti cosmetici, in modo da conoscere quanto più possibile le loro performance e di conseguenza calibrare anticipatamentele le aspettative da porsi, nonché confrontarsi e consigliarsi con le personali esperienze. Più in generale, documentarsi a dovere attingendo a fonti autorevoli e specialistiche del settore, fa solo bene al proprio percorso.

14_evitare forme di fanatismo ed allarmismo: nell’intraprendere il percorso della cosmetica naturale, si deve evitare qualsiasi forma di fanatismo o allarmismo riconducibile ad una sorta di chemofobia cosmetica, perchè nessuna scienza è esatta né totalmente sicura per tutto e per tutti. Dietro alla cosmetica naturale si nascondono tanti effetti negativi quanto dietro alla cosmetica tradizionale, la quale, ricordo essere severamente regolamentata.

15_spignattare con cautela e consapevolezza: chi vuole dedicarsi alla pratica della creazione di cosmetici casalinghi a breve o a lunga conservazione, lo deve fare solo dopo aver acquisito tutte le informazioni del caso da fonti specializzate, autorevoli ed autorizzate (corsi, manuali…), in modo da acquisire quella indispensabile cultura di dermatologia cosmetologica e di sicurezza igienica, necessarie ad evitare problematiche dai possibili risvolti anche molto gravi per la propria salute. Il giusto sapere è la migliore arma per uno spignatto sicuro.

La cosmetica naturale è tutta uguale?

Quando si parla di cosmetica naturale bisogna sapere che non si sta parlando solo di cosmetici contenenti ingredienti naturali fini a se stessi, ma di una creazione nata da una filosofia di vita, per rispondere ad un determinato bisogno spicofisico. Tante sono le filosofie cosmetiche esistenti, come di conseguenza sono tante le corrispettive ricerche formulative e gamme produttive. Non tutti i cosmetici naturali sono uguali, non tutti sono creati con gli stessi intenti. Un prodotto cosmetico naturale è perciò il frutto di una specifica visione della vita a 360°. Queste visioni filosofiche sono molteplici e legate visceralmente alla cultura e alle tradizioni del Paese di appartenza, conoscerle permetterà ad ognuno di trovare quella più adatta come risposta alla ricerca di un efficace e salutare trattamento per il raggiungimento del proprio benessere estetico, e non solo. Per un approccio sereno alla cosmetica naturale, si deve trovare quella migliore per noi stessi, tra:

Cosmesi Aromaterapica: è l’interazione tra il sistema emozionale, il sistema nervoso e la qualità della pelle. Sono cosmetici generalmente ricchi di oli essenziali capaci di agire sia a livello fisico che a livello psichico, con il fine di stimolare i principali sensi in modo da armonizzare ed equilibrare l’organismo e quindi la pelle.

Cosmesi Ayurvedica: si rifà alla millenaria tradizione medica indiana dell’Ayurveda, secondo cui tutto ciò che viene a contatto con la pelle deve essere di origine naturale in quanto essa riesce a digerire le sostanze che le vengono poste sopra e che poi successivamente distribuisce internamente in tutto il corpo. Le piante devono essere miscelate con competenza ed accuratezza perché possano essere efficaci nei trattamenti. Le formulazioni si basano sulla sinergia di oli vegetali, oli essenziali, spezie ed erbe dei Paesi indiani.

Cosmesi Cosmeceutica: si occupa della produzione di prodotti cosmetici recanti benefìci simili ai farmaci, ovvero di prodotti che, applicati topicamente, provvedono ad infondere alla pelle, oltre ai benefìci estetici tipici della cosmetica, anche quelli similari ai farmaci, senza però apportare gli effetti collaterali che possono far seguito all’uso di prodotti farmaceutici. I cosmeceutici identificano il punto d’incontro tra la cosmetica tradizionale e la farmacopea, agendo più efficacemente rispetto alla prima e meno fastidiosamente rispetto alla seconda. Le formulazioni comprendono ingredienti naturali dalle alte percentuali di attivi, per una risposta dermatologica più potente.

Cosmesi Fitoterapica: si basa sul metodo terapeutico che utilizza i fitocomplessi naturali, ovvero gli estratti delle piante con proprietà farmacologiche, mediante dei solventi inerti. Una cosmetica che sfrutta i principi attivi e le altre sostanze contenute nelle erbe e nelle piante classificate come mediche, per risolvere i problemi dermatologici e per mantenere in salute la pelle.

Cosmesi Gemmoterapica: figlia della pratica curativa della Gemmoterapia vegetale, è un sistema per il sostegno fisiologico dei naturali processi dell’organismo basato sull’energia potenziale emanata dai vegetali, contenuta nelle gemme delle piante o nelle parti in via di accrescimento costituite dal tessuto meristematico. Per le formulazioni si utilizzano gli estratti dei tessuti vegetali freschi e giovani, quali: gemme, germogli, boccioli, radici, linfa, scorze di stelo, ecc.

Cosmesi Naturopatica: è il più diffuso genere della comune cosmesi naturale in Occidente, costituito dall’insieme delle varie pratiche della medicina alternativa applicata alla cosmetica, per la cura, la bellezza e il benessere della pelle. Le fomulazioni sono composte dagli oli vegetali, oli essenziali, burri vegetali, cere, erbe, estratti ecc. di ogni settore naturale.

Cosmesi Olistica: segue un ideale di bellezza valutato come un equilibrio interiore fatto di armonia energetica e di benessere psicofisico. La cosmesi olistica dà maggior peso all’essere piuttosto che all’apparire, poichè ciò che è fuori la persona è una diretta conseguenza di ciò che è dentro di essa. La pelle è lo strumento con il quale si mette in contatto l’organismo con il mondo esterno circostante, assorbendo tutto ciò con cui si relaziona, proprio come il corpo fa con il cibo. Per questo, la cosmesi olistica prevede formulazioni sia molto semplici che ricche, composte da ingredienti commestibili, ovvero sostanze che anche se ingerite non possono provocare alcun danno all’organismo. I cosmetici olistici sono cibo salutare per la pelle.

Riuscendo ad inquadrare nella giusta ottica cosa rappresenta la cosmetica naturale ma soprattutto cosa rappresenta per noi stessi, cosa noi vogliamo da lei, si riuscirà a trovare un equilibrio quotidiano di bellezza sia esteriore che interiore, durevole quanto la nostra vita, perchè la bellezza naturale non deriva solo dalla cosmetica consapevole e sostenibile intesa come consumo di prodotti di cura e make up dalle formulazioni verdi, ma da tutto ciò che le ruota attorno contribuendo alla sua nascita e formazione.

Pubblicato da silviadgdesign

Silvia, designer di professione e beauty blogger per passione. Grande estimatrice di prodotti per la cura, il benessere e la bellezza della persona, formulati con sostanze funzionali naturali, ancor meglio se provenienti da agricoltura biologica. Decisa a diffondere il culto e la consapevolezza della sana bellezza naturale, vi lascio le recensioni, informazioni e novità di questo settore.

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